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Le lettere segrete di Jo, Recensione #1

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Lyra‚
view post Posted on 14/1/2014, 12:20




Le lettere segrete di Jo
Gabrielle Donnelly




Ho preso questo libro il lunedì che precedeva Pasqua, mentre gironzolavo per la Stazione Centrale di Milano in attesa del treno che mi avrebbe portato in Abruzzo. Sono entrata alla Feltrinelli con la precisa promessa di non comprare nulla... ma come sempre, alla fine, ho ceduto alla tentazione.
Avevo visto molti libri interessanti, ma i miei soldi per la vacanza erano contati e non potevo permettermi di spenderne molti per una cosa di cui non avevo poi così bisogno. Appena ho trovato questo libro, però, mi sono convinta: Piccole Donne è stato uno dei libri che mi è piaciuto di più in assoluto, l'ho letto talmente tante volte che le pagine si sono tutte scollate, tanto che non lo posso rileggere per timore di perdere dei pezzi.
La cosa carina è stata che alla cassa il commesso mi ha detto che, con i punti che avevo accumulato, potevo ottenerlo gratis. Gratis.
Sono salita sul treno con un libro in più e nemmeno un Euro in meno.
Come dire una vacanza che inizia sotto una buona stella.

Il romanzo è scritto bene, fluente e semplice. La storia è raccontata con la giusta dovizia di particolari, descrizioni non troppo brevi ma nemmeno troppo lunghe, messe nei punti giusti. La forma era elegante e scorrevole, molto piacevole da leggere.
I personaggi non erano niente male, anche se leggeremente stereotipati.
Le protagoniste sono tre sorelle: Emma è la maggiore, ha la testa sulle spalle ed è in procinto di sposarsi, Lulu è la mezzana, ribelle, irrequieta e insoddisfatta, perennemente disoccupata e sola; poi c'è la minore, Sophie, attrice vanitosa e frivola, sempre molto emozionata per quello che le accade.
Sono la versione "moderna" di Meg, Jo ed Amy... un po' mi è dispiaciuto che mancasse Beth, che è sempre stata la mia preferita, ma probabilmente ha fatto questa scelta perchè se no tutti si sarebbero aspettati di vederla morire...
Però, a ben vedere, c'è sempre Charlie, che un po' rispecchia Beth.
Ma passiamo oltre: ci sono i genitori delle ragazze Atwater, una ribelle femminista e il suo pacato marito... e poi i ragazzi: il migliore amico di Sophie, il fidanzato di Emma, Tom, il professore che vive a casa degli Atwater.

La storia si apre quando Lulu viene spedita in soffitta a cercare un vecchio ricettario, imbattendosi in un pacco di lettere della sua trisnonna, Josephine March. Le lettere sono scritte veramente in uno stile simile a quello della Alcott, questo lo devo ammettere. Pare quasi di stare leggendo stralci di Piccole Donne, come se fosse una "bonus track" che non speravi più di sentire.
A partire da quel pacchetto di lettere, Lulu impara tanti piccoli segreti di vita: la pazienza e il perdono, la speranza di trovare qualcuno che ti ami nonostante tu sia (o per lo meno ti senta) arrabbiata, strana e ruvida. Le lettere di Jo e quello che è successo nella sua vita fanno da sfondo a tutte le vicende che le tre sorelle vivono, dalle gioie ai timori, dai momenti di terrore a quelli di serenità.
Le scenette descritte sono tutte molto realistiche, i dialoghi e le vicende sono piacevolmente reali. Anche i luoghi - è ambientato a Londra - sono molto vividi, soprattutto dopo esserci stata...

Ho molto apprezzato la mancanza di ovvietà, in questo romanzo.
Quando Emma compra delle costosissime scarpe eleganti - facendo il paragone con la seta blu che Meg compra nel seguito di Piccole Donne - sua madre, invece di dirle di riportarle indietro, gliele paga. Un po' come a dire che, ok, i legami di famiglia rimangono nonostante il tempo... ma che il mondo cambia, per fortuna!
Idem per il personaggio di Tom. Il professore universitario dolce e intelligente che conosce Lulu in un classico "scontro" da film sembra la versione moderna del professor Bhaer, e tutti si aspettano che Lulu e Tom finiscano insieme. A metà del libro chiariscono il contrario, ma ti aspetti che sia solo il preludio di una folle notte di passione... che non avviene mai.

Quello che mi ha deluso è stato il finale: l'incontro tra Lulu e il suo grande amore è completamente privo di passione e sentimento, non c'è neanche un po' del batticuore che ti viene quando incontra Tom o quando Sophie scopre che Jamie è innamorato di lei. Insomma, la coppia principale è veramente - veramente - inspida.
Il finale poi è troppo perfetto: tutti felici, innamorati e insieme... un po' troppo "lieta", come fine, per i miei gusti.

A parte questo, però, lo consiglio a tutti. È una lettura leggera, spensierata, perfetta per il relax pre-nanna oppure sotto l'ombrellone. E ovviamente piacerà moltissimo a chiunque ami le storie romantiche e semplici. Ma, naturalmente, piacerà ancora di più a chi ha letto e amato Piccole Donne.



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