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Afferrare una stella, ~ Glee

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Lyra‚
view post Posted on 26/1/2014, 16:21 by: Lyra‚




tre
venerdì mattina, corridoi del McKinley







- Vi siete iscritte nel Glee Club? - La voce di Gabrielle, acuta come quella di un fischietto, trapanò letteralmente le orecchie di Jo mentre prendeva i libri di letteratura dall'armadietto.
- Siamo in un paese libero. - Fu la risposta.
Gabrielle aveva le guance così rosse da sembrare in tinta con la divisa delle cheerleader nuova fiammante che indossava. La gonna era così corta che le si poteva vedere l'orlo delle culottes scarlatte e Jo si chiese come facesse a non sentire freddo.
- Voi siete completamente pazze! -
- Voi siete cheerleader e noi siamo nel Glee. Mi pare la stessa cosa. -
Sapeva bene che non era la stessa cosa, ma detestava Gabrielle quando ingigantiva le cose.
- No! Noi siamo Cheerios, voi siete delle sfigate! -
Jo scrollò le spalle e chiuse l'armadietto senza rivolgere un altra parola alla cheerleader ancora appoggiata al muro vicino a lei.
- Ciao Jo. Accidenti, Ellie, sei bellissima con la divisa delle Cheerios! - Esclamò Kailey, avvicinandosi in quel momento.
Gabrielle alzò gli occhi al cielo e si voltò senza dire altro, allontanandosi con aria irritata.
- Che ho detto di male? -
Prima che Jo potesse dire qualunque cosa, una voce alle loro spalle attirò la loro attenzione.
- Ciao! -
Rachel Berry, con una camicetta rosa con le maniche a sbuffo, un gilet a rombi viola e azzurri e una gonna azzurra a pieghe le fissava da sotto la sua frangetta scura. Jo e Kailey si guardarono per un attimo prima di rivolgerle di nuovo l'attenzione.
- Anche se credo sappiate già chi sono mi presento: sono Rachel Berry. - Disse la ragazza - Voi siete Jo e Kailey, vero? Ho visto i vostri nomi sulla bacheca. Sapete, la controllo ogni giorno per essere sicura di dare il mio personale benvenuto nel club appena qualcuno decide di iscriversi, in modo da far sentire accolti i nuovi membri fin dal primo momento. -
Jo era stordita dal fiume di parole che la ragazza le aveva appena riversato addosso, ma fu comunque la prima a riprendersi abbastanza da rispondere.
- Io sono Jo, lei è Kailey. - Disse stringendo la mano della ragazza.
- Lunedì pomeriggio abbiamo la prima riunione del nuovo anno e saremo contentissimi di avervi tra noi. - Disse Rachel entusiasta.
Come faceva ad essere così esaltata, alle otto e cinque del venerdì mattina, lo sapeva solo lei.
Kailey nel frattempo sembrava essersi ripresa e annuì:
- Certamente, saremo dei vostri. -
- Perfetto. Ci vediamo a lezione, allora! - Rispose Rachel, allontanandosi veloce e silenziosa com'era arrivata.
- Beh, a quanto pare non possiamo tirarci più indietro. - Disse Kailey.
Nonostante le sue parole, però, non aveva affatto l'aria di chi si era pentita.
- Non che io avessi intenzione di farlo. - Rispose Jo con un sorriso complice.
- Se è per quello, nemmeno io. - Replicò Kailey.

★★★



A lezione di informatica Kailey si era ritrovata malauguratamente in prima fila: si era fermata a chiacchierare con Jo per un momento di troppo ed era arrivata in aula praticamente insieme alla professoressa, perciò si era dovuta accontentare degli ultimi posti rimasti, proprio a un passo dalla cattedra.
Era un posto per lei inusuale e parecchio imbarazzante, così al centro dell'aula e dell'attenzione. Si era seduta dietro il suo pc imbarazzata, sentendosi decisamente fuori posto.
- Ehi, ciao. - Disse una voce sconosciuta.
Kailey si voltò verso chi l'aveva salutata e incrociò gli occhi castani di Artie Abrams, il cantante del Glee Club sulla sedia a rotelle. Erano nello stesso corso di biologia e a volte le era capitato di parlare con lui, ma niente più che un paio di commenti sulla lezione o sui compiti da fare a casa.
- C-ciao. - Rispose Kailey, che ancora non riusciva a capire perché stesse parlando con lei.
- Ho incontrato Rachel, mi ha detto che sei iscritta al Glee Club. -
Kailey per tutta risposta sentì le guance colorarsi e annuì.
- Sei anche tu in questo corso? Non ti ho mai vista prima. - Disse.
- Da tre anni. - Disse Kailey - Di solito però sono all'ultimo banco. -
La faccia di Artie era arrossita, quando Kailey aveva detto di essere nel suo corso da tre anni, ma si era ripreso subito:
- Ecco perché non ti ho visto. Ho qualche problema ad andare più in là della prima fila. - Disse accennando con la testa agli stretti corridoi tra una postazione e l'altra.
- Ma ti dirò, non è male stare così davanti: la prof non tiene mai d'occhio i ragazzi al primo banco. - Le confidò Artie, con l'aria di chi stava condividendo un grosso segreto.
Kailey rispose con un sorriso: era la sua arma segretam la tirava fuori ogni volta che era troppo imbarazzata per rispondere e solitamente funzionava a meraviglia. Anche quella volta riuscì a cavarla dai pasticci, perché Artie si sistemò al computer accanto al suo scoccandole un sorriso amichevole prima dell'inizio della lezione.
Se avessero detto a Kailey che avrebbe passato la lezione di informatica più divertente e insolita della sua carriera scolastica, la ragazza non ci avrebbe creduto: di solito in quelle due ore sonnecchiava sulla tastiera o gironzolava senza meta per il web, ma quella mattina, complice il ragazzo che le si era seduto accanto, si era ritrovata a ridacchiare di continuo.
Sia lei che Artie erano veloci con il computer, tanto da potersi permettere due chiacchiere tra un esercizio e l'altro visto che la professoressa era impegnata a controllare che i ragazzi dell'ultima fila non aprissero Facebook, ma si applicassero sulle tabelle pivot.
Quando la campanella suonò, Kailey non riusciva a credere alla bella lezione appena trascorsa e in cuor suo ringraziò il cielo per il piccolo miracolo che quel club di canto aveva appena reso possibile.
Raccolse le sue cose e uscì dall'aula: di fronte a lei, appoggiate agli armadietti, stavano Tina Cohen-Chang, graziosa orientale dai gusti gotici che faceva con lei lezione di storia dell'arte e Mercedes, la diva più diva di tutto il Glee. Una parte di Kailey decise di essere spontanea e carina, così accennò a un mezzo sorriso. Tina lo ricambiò subito, Mercedes la soppesò per un momento, con un sopracciglio alzato. Kailey sembrò superare il suo esame, perché anche il suo viso si distese in un'espressione amichevole.
- Ehi, ragazze. - Disse Artie uscendo con i libri posati sulle ginocchia. - Lei è Kailey. -
Disse accennando alla ragazza accanto a lui con il capo.
- Ah, sei tu Kailey. - disse Mercedes. - Io sono Mercedes. -
Ma con quante cavolo di persone aveva parlato Rachel quella mattina? Pareva che l'intera scuola sapesse già che lei faceva parte del club di canto.
- P-piacere. - Replicò Kailey.
- Ehi, non balbetterai mica per l'emozione! - Disse Artie ridendo.
Kailey scosse vigorosamente la testa, sapendo di aver appena fatto la figura della completa imbranata.
- Noi stiamo andando a pranzo, ti fermi con noi? - Domandò Artie.
“Dev'essere la giornata dei contrari” pensò Kailey.
- Io, veramente… ho detto a una mia amica che pranzo con lei. -
- Oh. Beh, peccato. Nel caso cambi idea, ci trovi in mensa. -
- D'accordo. Grazie. -
Tina, Mercedes e Artie si allontanarono e Kailey rimase immobile ancora per un lungo momento cercando di realizzare quello che era successo. Forse era l'unica teenager della scuola a ritenersi lusingata dall'aver scambiato quattro parole con quei ragazzi, ma si sentiva decisamente al settimo cielo.
Jo la incontrò una mezz'ora più tardi davanti al suo armadietto.
- Andiamo a pranzo? -
Kailey annuì senza dire niente, ma il suo viso tradiva la sua felicità.
- Siamo di buonumore? -
Kailey annuì vigorosamente, lasciandosi andare ad un sorriso ancora più largo e luminoso.
- Bene. Scommetto dieci dollari che c'entra il Glee Club. -
- Sì, ma non ti aspettare i dieci dollari, era troppo ovvio. -
- Mai una volta che riesca a guadagnare qualcosa grazie al mio intuito eccezionale. - Borbottò Jo con un mezzo sorriso.
Si erano appena sedute all'estremità di un tavolo vuoto con i loro vassoi, quando successe una cosa che le avrebbe lasciate entrambe a bocca aperta... se non fosse stato che Kailey aveva avuto una mattina abbastanza fuori dal comune da non stupirsi più di niente.
Perciò, mentre Kurt Hummel - bello più che mai con la sua camicia a righine azzurro chiaro e il cravattino color crema intonato al soprabito - le invitava al loro tavolo, l'unica ad avere occhi grandi come piattini era Jo.
- Che cosa? - Disse Jo guardando il sopranista con aria stupita.
- Ascoltate, capisco che la mia eleganza possa mettervi a disagio e che forse alcuni membri del Club non sono esattamente... piacevoli, ma se siete parte del gruppo, ci piacerebbe pranzare con voi! -
Kailey guardò Jo con aria supplichevole e quest'ultima alzò gli occhi al Cielo: quella benedetta ragazza sarebbe mai riuscita a fare una cosa di sua iniziativa? Si alzò prendendo il suo vassoio tra le braccia più per fare contenta Kailey che per proprio piacere personale.
Il tavolino del Glee Club era proprio in fondo alla mensa e c'erano Tina, Mercedes, Artie, Finn e Rachel. Kailey si sedette vicino a Tina, mentre Jo prese posto accanto a Kurt.
Rachel stava parlando molto animatamente della gara canora che si sarebbe tenuta in centro quel sabato: Finn la guardava con un sorriso, ma la sua espressione tradiva il fatto che non ci stava capendo un accidente e che era solo piuttosto affascinato dalla verve della sua ragazza. Quanto agli altri, stavano tutti commentando le Cheerios, sedute sul primo tavolo verso le finestre e tutte rigorosamente in divisa e coda di cavallo.
- Avete visto le new entries? - Domandò Mercedes. - Ce ne sono un paio per cui la Sylvester dovrà richiedere una liposuzione, visti i suoi standard. -
- Parlate di Alice e Serena? - Domandò Jo con innocenza, infilandosi in bocca le ultime tre crocchette di patate.
- Le conosci? - Chiese Kurt.
Jo fece un cenno vago con la mano.
- Sono nostre amiche d'infanzia. - Rispose Kailey al suo posto. - Io e Jo siamo cresciute assieme a loro e a Gabrielle: anche lei è entrata nei Cheerios quest'anno. -
- Tre Cheerios e due Gleek. C'è da chiedersi che cosa vi teneva insieme. - Disse Kurt.
- Mi risulta che la ex capocheerleader Quinn Fabray l'anno scorso facesse parte del Glee Club. - Ribatté Jo.
Un momento di silenzio seguì le sue parole; ad alleggerire la tensione ci pensò Kurt:
- Ok, ok, hai ragione: ho parlato senza pensare. Mi arrendo - Ammise alzando le mani in segno di resa.
Il resto della pausa pranzo trascorse serenamente, tra chiacchiere spontanee, commenti e risate. Kailey si chiedeva come potesse sentirsi a suo agio con gente che conosceva da così poco tempo, ma si diede come risposta il fatto che ci teneva talmente tanto a fare parte del loro team che - almeno psicologicamente - era una di loro da tempo. E poi c'era Jo, che le dava sicurezza.
La sua amica, infatti, non sembrava avere avuto nessun problema a trovare argomenti di conversazione con gli altri: Kurt era quello con cui sembrava andare più d'accordo, forse per la sua indole un po' trasgressiva e alternativa.
Certo era che sembravano il giorno e la notte, mentre camminavano vicini in corridoio per tornare agli armadietti: Kurt non troppo alto, con i capelli perfetti, una mise impeccabile e un portamento elegante e disinvolto. Jo aveva i capelli disordinati, una salopette di jeans e una felpa rossa che la facevano sembrare un vero maschiaccio e lo zaino appeso su una spalla sola. Rideva e chiacchierava con Kurt come se lo conoscesse da una vita e Kailey sorrise: era stato per fare contenta lei, certo, ma era sicura che anche Jo si sarebbe divertita in quel club di canto. Forse per altri motivi, forse si sarebbe trovata meglio con persone con cui lei non avrebbe mai osato parlare - al momento Tina e Artie erano quelli che preferiva - ma sarebbe stata una bella esperienza per entrambe.
All'angolo che portava all'aula video si separarono dagli altri: Kailey e Jo svoltarono l'angolo dirette ai loro armadietti e due istanti dopo credettero di essere state assalite da un'onda anomala con la stessa consistenza e la stessa temperatura di un iceberg. Rimasero immobili per un momento, nella pozza della granita che scivolava dalla loro faccia e dai loro capelli sul pavimento.
- Benvenute nel Glee Club, perdenti! -
La voce di un ragazzo che echeggiava nel corridoio semivuoto fece tornare Jo al presente. Senza aprire gli occhi, che bruciavano come se la granita fosse stata fatta con schegge di vetro, la ragazza si voltò verso la direzione da cui proveniva la voce e si mise le mani sui fianchi.
- Animali! - Gridò con tutto il fiato che aveva in corpo.
Si asciugò la faccia con una mano e lasciò che la granita alla fragola gocciolasse sul linoleum del corridoio: la sua felpa rossa era completamente ricoperta di ghiaccio, sentiva un freddo incredibile fin nelle ossa dato che la granita doveva aver raggiunto la biancheria e i suoi capelli erano in uno stato incredibile. Guardò Kailey con gli occhi che lanciavano fulmini, piena di rabbia per l'umiliazione subita e per le condizioni in cui si era ritrovata.
Kailey aveva la faccia rossa per il freddo, macchiata di granita; i capelli le si erano incollati sulla testa e il suo golfino di cotone lilla aveva una gran scia rossa sul davanti.
Era così buffa, con i libri ancora stretti al petto e ricoperti di fragola, che Jo non poté fare a meno che scoppiare a ridere. Kailey la imitò.
- Benvenuta nel Glee Club, Kailey. -
- Benvenuta a te, Jo. -
 
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